Editoriale - Settembre 2020
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"Città di Dio" riprende l'attività. Come tutti, un po' sconcertati dagli eventi. Non solo per le conseguenze sanitarie che hanno colpito molti. Per gli
altalenanti e contradditori, difficili da decifrare, segnali che la società, le persone che siamo o ci circondano hanno dato in questo tempo. Siamo tutti
coinvolti in un evento epocale, la cui portata apparirà in futuro. Da un lato, sentiamo impellenti le novità (soprattutto le prospettive negative nell'economia,
le fratture sociali che implicherà), dall'altro lato, abbiamo intravisto e sperimentiamo in parte nuove forme del vivere individuale e sociale. Alcune ci
entusiasmano, indicano un mutamento per certi versi atteso, altre ci annunciano ulteriore cinismo, nichilismo, individualismo edonistico, almeno per chi sarà
tra i salvati dal sistema e non tra i sommersi.
Tutto questo interroga anche la nostra associazione circa il compito da svolgere, la responsabilità culturale sui messaggi da dare, da veicolare, affinchè non
siano retorici ma nemmeno vuoti. Perchè siano incarnati nel tempo. Ecco che ad ogni incontro ci viene il dubbio se sia adeguato, se semini parole e gesti che
possono essere raccolti da spiriti in attesa. Si tratta forse anche di lottare contro il solito giudizio di "inutilità" di fronte alle urgenze del mondo.
Ma proprio in questo tempo sospeso si sono intravisti segni di una percezione diversa. Bellezza, bontà, arte e solidarietà, si sono affacciati – magari un po'
retoricamente – nelle giornate vissute. Si tratta di non farli cadere nel nulla. C'è una utilità dell'inutile, si dice, che la cultura serba in sè. Noi siamo
su questo fronte.
Riprendiamo così con un programma che da un lato recupera eventi saltati, dall'altro traccia alcuni segnali significativi. Dall'ambivalente visione della città
come luogo dell'abitare il mondo, alle figure di uomini e donne che hanno indicato valori, strade, anticipando il futuro. A partire da frate Francesco per
arrivare a Papa Francesco. Da loro possiamo imparare qualcosa per l'investimento nell'oggi? Il Recovery fund delle idee, delle emozioni, della fede,
si mostra forse ben più urgente e chiede di essere speso bene, assimilato. Letterati, poeti, profeti di ieri e oggi. Compreso Papa Francesco, che anche in
questa occasione, al di là della appartenenza ecclesiale di ciascuno, ha impresso chiare e ferme parole di incoraggiamento, denuncia, e preghiera e s'impone,
forse, come l'unica autorità all'altezza degli eventi. Un'altra esperienza ci ha offerto questo tempo. Nel vuoto delle strade delle città, accanto all'inattesa
presenza di animali non domestici, l'apparire di cieli sgombri dallo smog in città rese invivibili da una umanità sottomessa al comodo, al profitto, o allo
sfruttamento per disperazione. Abbiamo capito che un "altro mondo è possibile": è possibile con gesti di cura verso sè stessi e tutto ciò che è altro da noi.
Necessità organizzative
- Per ogni incontro è obbligatorio prenotare al n° 3338773018 o alla mail associazionecittadidio@gmail.com. La capienza sala è di 35 posti.
Si possono prenotare più incontri. Se occorre disdire, si cerchi di farlo al più presto in modo da favorire altri.
- Non si prevede la possibilità del pranzo in convento né il caffè nell’intervallo
- Si chiede un arrivo anticipato (nella mezz’ora precedente): sarà provata la febbre e occorrerà lasciare generalità e telefono
nonché compilare autocertificazione.
- Nel caso, nei 14 giorni successivi all’incontro, qualcuno abbia sintomi Covid-19 dovrà avvisare l’Associazione che segnalerà (in modo anonimo) a tutti gli altri partecipanti.
- Durante l’incontro è bene tenere la mascherina soprattutto nei momenti di scambio e colloquio. Sarà assicurato liquido disinfettante.
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